La Sezione Navale

Certosa e Museo di San Martino

La Sezione Navale

Nei vecchi ambienti completamente ricostruiti, occupati già dalla fine del secolo XIX dalle imbarcazioni reali in deposito dalla Regia Marina, la sezione navale ha il suo punto di forza, oltre che nell’importanza storica delle testimonianze che espone, proprio nel particolare aspetto dei due grandi ambienti che la compongono. Questi, pur nel pieno rispetto delle più avanzate tecnologie museali, evocano direttamente gli ambienti di un antico arsenale. La prima e più maestosa opera, che già nel 1874 si decise di trasferire al Museo di San Martino, è la Lancia reale a 24 remi dell’epoca di Carlo di Borbone, costruita, nel quarto decennio del Settecento, dalle maestranze dell’arsenale di Napoli, decorata con una ricca opera d’intaglio in oro ed in seguito dotata di un baldacchino con l’allegoria dell’Agricoltura, dipinta da Fedele Fischetti tra il 1772 ed il 1784.

Una serie di modelli di cantiere in scala, originali e databili tra la fine del secolo XVIII e la metà del secolo XIX, documenta le tipologie di navi, varate dai cantieri di Napoli e Castellammare di Stabia –dalle lance cannoniere e barche bombardiere, i cosiddetti legni leggeri, utilizzati per la difesa costiera, alle fregate ed alle corvette del naviglio pesante, da combattimento ed alle più tarde pirofregate e pirocorvette a vapore -che fecero della ‘Marina da guerra’ borbonica, una delle potenze navali nel Mediterraneo. Altra superba Lancia Reale, sistemata nel secondo salone, è quella a 14 remi appartenuta ad Umberto I di Savoia, realizzata nel 1889, con eleganti rifiniture dorate, a tema marino, e baldacchino con stemma sabaudo.

Allo stesso periodo appartengono anche i modelli delle corazzate Umberto I e Margherita di Savoia. Sul soppalco, a cui si accede attraverso una rampa, dal secondo salone – espediente che consente anche al visitatore di osservare meglio dall’alto le imbarcazioni- è esposto il Caicco donato dal sultano Selim III a Ferdinando IV di Borbone, straordinaria imbarcazione turca della seconda metà del secolo XVIII, decorata da raffinati arabeschi. Nelle vetrine del secondo salone e del soppalco è conservata, inoltre, un’importante campionatura di armi bianche e da fuoco appartenute alla Armata di Mare, di strumenti nautici, dagli antichi astrolabi arabi del secolo XII ai più moderni ottanti.

 

continua:  Farmacia-Spezieria dei Monaci



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Ultimo aggiornamento

3 Giugno 2021, 15:38