La Sezione Teatrale

Certosa e Museo di San Martino

La Sezione Teatrale

La sezione mette in mostra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie e cimeli, prevalentemente ottocenteschi, che illustrano temi della scenografia napoletana della prima metà dell’Ottocento, aspetti della vicenda architettonica del Teatro San Carlo, e la scena petitiana del Teatro San Carlino. A testimonianza della varietà di linguaggi inclusi nella messinscena teatrale, vi si alternano ritratti di musicisti, attori, drammaturghi e scenografi: Giovan Battista Pergolesi, Luigi Lablache, Domenico Chelli, Domenico Cimarosa, Vincenzo Bellini, Saverio Mercadante, Giuseppe Cammarano, Antonio Petito, Eduardo Scarpetta, Ferdinando Russo, Salvatore Di Giacomo.

Sin dai primi decenni dell’istituzione del museo, con l’acquisizione, tra altre opere e documenti, del settecentesco Ritratto di Domenico Cimarosa di Francesco Saverio Candido, del Ritratto di Eduardo Scarpetta nelle vesti di Felice Sciosciammocca di Augusto Fabri insieme al Plastico rappresentante il Teatro San Carlino in demolizione, cominciò a prendere forma una raccolta di opere riguardanti il teatro napoletano che avvalorava il ruolo del teatro nel costume dei napoletani. Nel 1899 veniva acquisito il Modello al vero della Scena del teatro San Carlino ‘coi relativi personaggi nell’atto che eseguono una commedia popolare’, costruito per la Mostra d’arte Drammatica nell’ambito dell’Esposizione Nazionale di Torino del 1898.

La continuità delle acquisizioni rendeva sempre più significativa la raccolta, costituendo nel tempo un patrimonio di interesse storico-teatrale: nel 1901 si procedeva all’acquisto della collezione denominata ‘Archivio San Carlo’, prezioso corpus grafico che testimonia dell’attività di scenografo e architetto teatrale Antonio Niccolini. Il Fondo Niccolini è costituito da quasi un migliaio di fogli, tra cui disegni per scenografie, di progetti e di decorazioni per il Teatro San Carlo, incluso l’album con il Piano della Nuova Fabbrica da erigersi all’ingresso del Teatro San Carlo, progetto per il nuovo teatro elaborato nel 1809.

Con l’acquisto, nel 1909, del fondo relativo alla famiglia Cammarano – i cui esponenti furono pittori, attori, commediografi, musicisti – il museo si assicurò la maschera in cuoio e il ritratto di Giancola, il celebre Pulcinella capostipite della famiglia, attivo nella seconda metà del Settecento. La stagione petitiana del San Carlino è bene illustrata dalle grandi fotografie colorate di attori, impresari e commediografi del teatrino, donate nel 1914: le immagini propongono soprattutto attori e attrici della Compagnia di Antonio Petito nei loro ruoli di caratteristi, buffi, generici, amorosi, servette, Pulcinella, ed essendo corredate dei titoli delle commedie corrispondenti, costituiscono un prezioso repertorio della gestualità teatrale e dei costumi popolari partenopei della metà del XIX secolo.

Il percorso della sezione si chiude con una saletta dedicata al drammaturgo e interprete del ‘900 Raffaele Viviani: dipinti e sculture che ne rendono il temperamento, foto di scena con i personaggi ispirati al mondo della strada, e una fotografia dello scultore Gemito che modella la testa dell’attore, simbolo della relazione esistente tra le arti figurative e quelle teatrali.

 

continua:  Androne delle Carrozze



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Ultimo aggiornamento

3 Giugno 2021, 15:49