Refettorio e Chiostrino
Certosa e Museo di San Martino
Refettorio e Chiostrino
Nel 1656 Cosimo Fanzago, dopo più di trent’anni di lavoro presso la Certosa, per controversie sorte con i monaci, decide di abbandonare tutti i lavori in corso. E’ per questo motivo che alcune sue opere successivamente vengono riadattate o riutilizzate in altri contesti, è il caso della splendida Vasca a becco di civetta sistemata un secolo dopo dal Regio Ingegnere Nicola Tagliacozzi Canale nel chiostrino adiacente il Refettorio. Secondo quanto prescritto dalla Regola certosina i Padri sostano nel percorso dal Parlatorio al Refettorio affinché l’acqua che sgorga dal lavamano purifichi sia il corpo sia l’anima. Durante i pasti, infatti, i Padri ricevono nutrimento materiale ma anche spirituale attraverso le Sacre Letture.
Nicola Tagliacozzi Canale operò un significativo ammodernamento secondo le nuove tendenze del gusto rococò sull’originario impianto tardorinascimentale del chiostrino, rielaborando l’elegante apparato decorativo e sistemando sotto l’atrio la splendida conca marmorea opera di Cosimo Fanzago, completata da Biase Cimafonte con stucchi e due colonne in breccia.
continua: Il Quarto del Priore
Ultimo aggiornamento
3 Giugno 2021, 15:41