La Prima Età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.)

Con l’arrivo di genti provenienti dall’Etruria nasce l’insediamento di Pontecagnano che, insieme a Capua e a Sala Consilina, è uno dei centri ‘villanoviani’ della Campania, caratterizzati dal rituale etrusco dell’incinerazione. I resti combusti dei defunti venivano deposti in grandi ossuari biconici, con coperchio a forma di elmo per gli uomini e di scodellone per le donne. L’insediamento è al centro di un circuito di scambi che coinvolge l’intero Mediterraneo, come mostrano gli oggetti provenienti da Sardegna, Sicilia, Grecia, Egitto e Medio Oriente.

 

Elmo d’impasto configurato, fine IX sec. a.C.

Reperto emblematico della collezione del Museo, questo elmo d’impasto configurato, a imitazione di quelli in legno o metallo impiegati dai guerrieri, era destinato a sormontare un vaso biconico utilizzato nel rituale funerario villanoviano per custodire le ceneri del defunto. Sulla parte terminale sono raffigurate a tutto tondo due figure umane molto singolari, con i tratti somatici e le estremità notevolmente sviluppati. La figura femminile, caratterizzata dalla resa plastica dei seni e di una treccia lungo la schiena, cinge il personaggio maschile, raffigurato leggermente più basso e con la testa coperta da un copricapo. L’immagine è stata oggetto nei decenni scorsi di numerosi studi e interpretazioni, la più attendibile delle quali riconosce in questa coppia la raffigurazione di una divinità ultraterrena intenta ad accompagnare il defunto nell’aldilà.

 

L’officina del bronzista, ricostruzione di un’ambientazione dell’Età del Ferro

Attraverso gli oggetti rinvenuti nelle sepolture è possibile ricostruire un quadro abbastanza completo delle attività artigianali, illustrate mediante ricostruzioni grafiche e ambientazioni, riproduzioni di attrezzi e utensili o attraverso reperti originali.
Della lavorazione dei metalli è illustrata la tecnica della fusione che permetteva, anche attraverso l’uso di matrici, di produrre armi e oggetti d’ornamento.

 

Coppe con decorazione a chevron, VIII sec. a.C.

Nei primi decenni dell’VIII sec. a.C. iniziano i primi contatti tra la comunità villanoviana e i Greci, con cui si creano stabili relazioni commerciali documentate dall’arrivo dei primi vasi greci, provenienti soprattutto dall’Eubea. Si tratta in particolare di vasi destinati al consumo del vino, cerimoniale adoperato dai naviganti greci per stabilire rapporti con i capi locali. La creazione negli stessi anni del grande emporio di Pithecusa, sull’isola di Ischia, da parte di mercanti euboici dà una forte spinta anche al trasferimento di artigiani greci che iniziano a riprodurre sulle forme locali schemi decorativi della madrepatria.

 

Tazza in bronzo – particolare, VIII sec. a.C.

L’eccezionale documentazione rinvenuta nelle sepolture permette di ricostruire la rete delle relazioni commerciali e dei contatti che il centro di Pontecagnano intratteneva nell’età del Ferro: dai centri dell’Etruria centro-meridionale arriva il prezioso vasellame in bronzo, dall’Enotria e dall’entroterra della costa ionica arrivano i vasi con decorazione a tenda, il pugnale con fodero in bronzo, le fibule a spirali. I modellini di vasi e i bottoni dalla Sardegna testimoniano l’inserimento di Pontecagnano anche nei circuiti di scambio con i Fenici. Dall’Egitto e dal vicino Oriente giungono scarabei e amuleti in pasta vitrea e in faïance, dalle regioni del Nord Europa arriva l’ambra, con la quale artigiani specializzati realizzano collane e rivestimenti di fibule.

 

Approfondimenti: sezioni e collezioni
1. La Preistoria – l’Età del Rame (3500-2300 a.C.)
2. La Prima Età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.)
3. La città dei principi – Il periodo orientalizzante (ultimo quarto VIII-VII secolo a.C.)
4. La città arcaica (VI secolo a.C.)
5. L’età classica ed ellenistica (V-IV secolo a.C.)
6. L’età romana (III secolo a.C. – V secolo d.C.)
7. L’arte contemporanea
8. Il Parco Archeologico di Pontecagnano



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Ultimo aggiornamento

20 Febbraio 2024, 12:53